Chiedilo allo Zio – Puntata 5: La discesa problematica

In attesa di elaborare la risposta al suo quesito più recente, pubblico con entusiasmo al limite dell’escoriazione la domanda ricevuta qualche tempo fa da Andrea, detto Andre77, che aveva messo il vostro zio in una certa difficoltà:

‘Ciao Zio, mi chiamo Andrea e nella vita faccio l’anatomo-patologo senza saperlo.Avrei una domanda per te.So che, come me, sei un appassionato della pratica della muntanbaik e penso che ti sia capitato più volte di sentire parlare delle famigerate discese dove bisogna pedalare un sacco per andare avanti.
Ecco io mi chiedo perché se esistono discese dove si pedala, non esistono invece salite dove si sale per inerzia (escludendo a priori la petopropulsione e le 29)?

Ripongo molta fiducia nella tua esperienza e so per certo che potrai darmi una mano.

tuo Andrea

PS: se un giorno capitassi dalle mie parti avrei piacere ad invitarti a cena; magari potrei farti una visita per aiutarti a capire il motivo del dolore al dito che ti assilla da diversi mesi.’

Ciao Andrea,
devo essere sincero, la tua domanda mi ha messo in difficoltà.

Nel passato avevo risolto enigmi all’apparenza ben più complessi come quella volta che al planetario un tale con alito raccapricciante, guardando la riproduzione della volta celeste mi chiese, ahimé sospirando, ‘ma perché alcuni scienziati si ostinano nella ricerca di forme di vita intelligienti nell’universo?’ a cui risposi ‘Perché qui sulla terra non ne hanno trovate.’ e vuotandogli una bomboletta di Raid ammazza zanzare in bocca me ne andai sereno.

Oppure quella volta in cui mi trovai in salotto un cappellone vestito con un telo bianco e sandali che mi chiese prostrandosi di fronte a me ‘Chi siamo? Da dove veniamo? e dove andiamo?’ a cui risposi, prendendolo a calci ‘Sono lo Zio. Arrivo dalla cucina. E sto andando al cesso a cacare.’

La tua domanda invece ha sequestrato il mio cervello per diversi giorni, rendendolo inutilizzabile per ogni altra attivita tanto che non ‘frutto arancione che matura in autunno’ da più di quattro giorni.

Oggi tuttavia sono arrivato a due conclusioni: Primo: non esistono sentieri dove si sale per inerzia; Secondo: se non ‘frutto arancione che matura in autunno’ per diversi giorni, quando poi finalmente ‘frutto arancione che matura in autunno’ devo ricordarmi di portare in bagno un bisturi per aumentare la capacità elastica di una parte del mio corpo.

Ad ogni modo non voglio che la tua domanda resti irrisolta, quindi cercherò comunque darti due suggerimenti.
Prima soluzione: se sei in forma fisica invidiabile, potresti aprire un evento facebook, promettendo soldi e patata per tutti dando l’appuntamento in uno spazio ampio alla fine del sentiero in salita che vorresti fare in bici senza fatica; quando sarete circa un miliardo, chiederai a tutti di saltare sul posto atterrando con violenza. Questo dovrebbe essere sufficiente a spostare l’asse terrestre di quanto basta per trasformare la salita in discesa. Terminata l’euforia dovuta al successo dell’operazione, dovrai provvedere al rimborso tirando fuori tre euro e un tubero (soldi e patata), poi scappa veloce, molto veloce.

La seconda soluzione, spesso da me praticata, è più semplice: giunto sul sentiero che ti obbliga a pedalare o spingere, scendi dalla bici, afferra con una mano il manubrio e con l’altra il tubo orizzontale. Ruota la bici di 180° sali in sella ed ora la salita di fronte a te sarà una discesa, riparti e, automaticamente dalla bocca uscirà un ‘Grazie Zio!’.

Con affermata stima
Tuo Ziofujo

PS: ti ringrazio molto per l’invito a cena; riguardo alla visita al dito, devo venire già morto?

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